Il Garante contro Google Analytics
Anche in Italia, come in Austria e in Francia, il Garante della privacy si è pronunciato sull'utilizzo di Google Analytics (GA), strumento in grado di analizzare il traffico web di siti e piattaforma, identificandolo come illecito.
Dopo aver ricevuto una serie di reclami, e aver effettuato l'indagine, il Garante ha concluso che i dati raccolti da GA, e successivamente inviati negli Stati Uniti, violerebbero i paradigmi del GDPR in quanto accessibili dalle Autorità governative e dai servizi di intelligence statunitensi, senza il rispetto delle tutele introdotte dal decreto.
Un'analisi più approfondita di ciò che è emerso è disponibile al link https://www.garanteprivacy.it/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9782874, direttamente sul sito del Garante.
Cosa cambia per noi web master? Beh, in primo luogo è fortemente sconsigliata l'installazione di Universal Analytics, che per altro verrà disattivata il 1° Luglio 2023, sui nuovi siti web o piattaforme, mentre sembrerebbe che la versione Google Analytics 4, se configurata correttamente, possa ancora essere utilizzata.
Come si legge nella pagine di supporto Google https://support.google.com/analytics/answer/12017362?hl=it e https://support.google.com/analytics/answer/12002752?hl=it, sembra sia ora possibile, con GA4, raccogliere i dati in maniera granulare e evitare che gli indirizzi IP, ritenuti un dato sensibile, vengano registrati ed archiviati.
Per chi non volesse usufruire più dei servizi Google per l'analisi del sito web, sono disponibili altre alternative tra cui Matomo o Simple Analytics.
In conclusione, il Garante della privacy, con questo provvedimento, sottolinea ancora di più quanto il trattamento dei dati in maniera corretta continui ad essere un tema di attualità anche in campo informatico, spingendo realtà di tutti i settori e dimensioni ad adeguarsi a pieno alla normativa vigente.